“Mi hanno trattato ingiustamente perché ero nero”: Paapa Essiedu ROMPE IL SILENZIO sulle 30.000 lettere inviate alla sede centrale della HBO a sostegno della protesta di J.K. Rowling contro il casting di Severus Snape.

Roma, 28 settembre 2025 – In un’intervista esclusiva concessa a un quotidiano britannico, Paapa Essiedu, l’attore ghanese-britannico scelto per interpretare Severus Piton nella nuova serie tv di Harry Potter prodotta da HBO, ha rotto il silenzio su una delle controversie più accese dell’anno. “Mi hanno trattato ingiustamente perché ero nero”, ha dichiarato Essiedu con voce ferma, riferendosi alle oltre 30.000 lettere di protesta inviate alla sede centrale di HBO a Los Angeles. Queste missive, giunte da fan di tutto il mondo, sostengono apertamente la posizione di J.K. Rowling, l’autrice della saga, che ha espresso perplessità sul casting del personaggio iconico, noto per la sua pelle pallida e il naso aquilino descritti nei libri.
La tempesta mediatica è esplosa lo scorso maggio, quando HBO ha annunciato Essiedu come il nuovo Severus Piton, sostituendo l’indimenticabile Alan Rickman dei film. L’attore, 34 anni, acclamato per ruoli in serie come “I May Destroy You” e “The Lazarus Project”, rappresenta una scelta audace per un reboot che promette fedeltà ai romanzi. Ma per molti fan, è un affronto alla visione originale di Rowling. Nei libri, Piton è ritratto come un uomo dal volto “giallastro”, con capelli unti e neri, un aspetto che riflette la sua natura cupa e tormentata, radicata in un background operaio britannico. “Cambiare la razza di un personaggio così centrale non aggiunge nulla alla storia, è solo un gesto superficiale”, ha twittato un utente su X, eco di un coro che ha raccolto migliaia di like.
Le 30.000 lettere, come rivelato da fonti interne a HBO, sono state consegnate in blocchi organizzati da gruppi di fan su piattaforme come Reddit e Facebook. Molte citano direttamente Rowling, che in un’intervista al Guardian ha dichiarato: “Non ho il potere di licenziare attori, ma il casting deve rispettare l’essenza dei personaggi”. Sebbene l’autrice non abbia mai esplicitamente criticato Essiedu per la sua etnia – e anzi, ha difeso la sua permanenza nonostante la firma dell’attore su una petizione pro-diritti transgender, che ha scatenato un’altra ondata di polemiche – i sostenitori interpretano le sue parole come un endorsement indiretto alla protesta. “Rowling vuole fedeltà, e noi la appoggeremo”, recita una delle lettere campione circolata online.
Essiedu, in un’apparizione virtuale al podcast “The Wizarding Wireless”, ha descritto il peso emotivo di questa bufera. “Ho ricevuto minacce razziali, insulti che mi riducono alla mia pelle. È straziante pensare che un ruolo che amo tanto diventi un campo di battaglia per l’odio”. L’attore ha raccontato di aver passato notti insonni a leggere i messaggi di supporto da parte di fan progressisti, ma anche di aver affrontato petizioni online che lo etichettano come “non adatto” per motivi puramente estetici. “Piton è un antieroe complesso, un uomo spezzato dall’amore e dal rimpianto. Posso incarnarlo, perché la sua oscurità non ha colore. Ma mi trattano come se il mio volto offra un torto imperdonabile”.
La HBO, dal canto suo, ha risposto con un comunicato ufficiale il 15 giugno, ribadendo l’impegno per una “rappresentazione inclusiva e fedele allo spirito dei libri”. Casey Bloys, capo della programmazione, ha elogiato Essiedu come “un talento straordinario capace di catturare la profondità di Piton”. Eppure, le voci di corridoio persistono: rumors su YouTube e forum come That Park Place suggeriscono che il contratto dell’attore potrebbe essere rivisto, con test di trucco e parrucca che mirano a “pallidizzare” il suo aspetto per avvicinarlo alla descrizione rowlingiana. “È umiliante”, ha confidato Essiedu, “sentirsi un esperimento per placare i puristi”.
La controversia tocca corde profonde nel dibattito sulla diversità a Hollywood. Rowling, già al centro di polemiche per le sue posizioni sul transgenderismo, ha lodato il casting del trio principale – Dominic McLaughlin come Harry, un’attrice emergente per Hermione e un giovane talento per Ron – definendolo “perfetto”. Ma sul Piton di Essiedu, ha scelto il silenzio strategico, alimentando speculazioni. Fan su X, sotto l’hashtag #RecastSnape, hanno inondato i social con meme e video che confrontano l’attore con Rickman, accusando HBO di “woke washing” per imporre cambiamenti non richiesti. Al contempo, gruppi come Black Potterheads difendono Essiedu: “La magia non ha confini razziali; è ora di evolvere la saga”.
In un’era in cui reboot come “The Lord of the Rings: The Rings of Power” hanno diviso il pubblico su temi simili, la serie Harry Potter rischia di diventare un simbolo. Con le riprese in corso a Leavesden Studios, Essiedu ha lanciato un appello: “Voglio che i fan vedano il mio Piton prima di giudicare. Non sto rubando il ruolo; sto dando vita a un’icona per una nuova generazione”. Le 30.000 lettere, impilate in un magazzino di HBO, rappresentano non solo rabbia, ma un desiderio di preservare l’universo potteriano intatto. Rowling, contattata per un commento, ha risposto con un tweet enigmatico: “La magia vera resiste alle tempeste”.
Mentre la polvere si alza, Essiedu si prepara per il suo primo ciak come il severo professore di Pozioni. “Essere nero non mi rende meno Piton”, conclude. “Mi rende umano, e Piton lo è più di chiunque”. La HBO, sotto pressione, potrebbe dover decidere se cedere alle lettere o difendere la sua visione inclusiva. Per ora, il silenzio di Essiedu è rotto, ma la ferita dell’ingiustizia persiste, un incantesimo irrisolto nel cuore di Hogwarts.