Quando ormai tutto sembrava perduto, la speranza è tornata a battere nel cuore del Portogallo. Durante una nuova operazione di ricerca, i cani molecolari della polizia hanno condotto gli investigatori verso un terreno abbandonato alla periferia di Lousada, dove sono stati rinvenuti resti di abbigliamento infantile e piccole impronte impresse nel fango. Una scoperta che ha immediatamente riaperto il misterioso caso della scomparsa di Rui Pereira, sparito quasi trent’anni fa.

Gli agenti, guidati dal commissario Miguel Fonseca, hanno isolato l’area e avviato una complessa analisi forense. “Abbiamo trovato elementi compatibili con un bambino dell’età di Rui all’epoca della scomparsa,” ha spiegato Fonseca durante la conferenza stampa. “Non possiamo ancora trarre conclusioni, ma ogni nuova traccia può rivelarsi fondamentale.”
La notizia ha scosso l’intero Paese. Le immagini dei cani al lavoro tra fango e vegetazione, trasmesse dai notiziari, hanno risvegliato emozioni sopite da anni. Filomena Duarte, la madre del bambino, ha seguito ogni aggiornamento con il cuore sospeso. “Ogni volta che emerge qualcosa, è come rivivere tutto da capo,” ha detto ai giornalisti, visibilmente commossa. “Ma non smetterò mai di credere che un giorno la verità verrà alla luce.”

Il ritrovamento comprende una vecchia camicia azzurra, logorata dal tempo, e frammenti di stoffa che potrebbero appartenere ad abiti dell’epoca. Tutto il materiale è stato inviato ai laboratori di Lisbona per esami del DNA e datazione. Secondo fonti vicine alle indagini, ci vorranno settimane prima di ottenere risultati ufficiali.
Il caso Rui Pereira, considerato uno dei più enigmatici della storia criminale portoghese, aveva visto anni di silenzio e false piste. Ora, questo nuovo indizio potrebbe rappresentare la svolta che nessuno si aspettava.

Sui social media, il clamore è esploso in poche ore. L’hashtag #SperanzaPerRui è diventato virale, con migliaia di messaggi di solidarietà da tutto il mondo. “Non importa quanto tempo passi,” scrive un utente, “la verità trova sempre la strada per emergere.”
Gli investigatori restano prudenti ma determinati. “Ogni passo avanti ci avvicina alla chiusura di un capitolo lungo trent’anni,” ha dichiarato il commissario Fonseca. “Il nostro obiettivo è dare risposte, non solo a una madre, ma a un intero Paese.”
Dopo quasi tre decenni di mistero, il terreno di Lousada potrebbe custodire la chiave di tutto. Che si tratti della fine o di un nuovo inizio, una cosa è certa: la speranza non è mai davvero scomparsa.