Un colpo di scena inaspettato ha scosso il mondo del ciclismo. Solo pochi minuti fa, durante la conferenza stampa degli Andorra Cycling Masters, il campione sloveno Tadej Pogačar ha lasciato improvvisamente la sala, abbandonando la sua sedia a metà dell’incontro. I giornalisti presenti sono rimasti senza parole, mentre i compagni di squadra hanno mantenuto un silenzio glaciale. Ma cosa ha spinto il fuoriclasse dell’UAE Team Emirates a reagire così duramente?
Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato quando un giornalista ha posto una domanda scomoda riguardo al suo rapporto con Primož Roglič e alla crescente rivalità tra i due sloveni in vista del Tour de France 2025. Pogačar, che di solito mantiene un atteggiamento calmo e professionale, avrebbe mostrato un evidente segno di fastidio, interrompendo la risposta e lasciando la conferenza senza dire una parola.

Una scena che ha lasciato tutti di stucco. “Non lo abbiamo mai visto così arrabbiato,” ha dichiarato un membro dello staff presente nella sala. “È chiaro che qualcosa lo ha toccato nel profondo.”
Dietro l’episodio potrebbe nascondersi molto di più di una semplice tensione verbale. Da settimane si parla infatti di una crescente pressione psicologica su Pogačar, chiamato a difendere il suo status di numero uno in un momento in cui rivali come Roglič, Evenepoel e Vingegaard si preparano a dare battaglia. Alcune fonti vicine al team riferiscono che le aspettative per il 2025 sono altissime, e che il due volte vincitore del Tour starebbe vivendo un periodo di grande stress.

Il gesto di oggi, avvenuto ad Andorra – dove Pogačar vive e si allena abitualmente – ha suscitato immediate reazioni sui social. I fan si sono divisi: c’è chi lo difende, sostenendo che i media dovrebbero rispettare di più la privacy degli atleti, e chi invece lo critica, ritenendo che un campione debba saper gestire la pressione anche nei momenti più difficili.
Intanto, dall’UAE Team Emirates non è ancora arrivato un comunicato ufficiale. Tuttavia, secondo indiscrezioni, il team manager Mauro Gianetti avrebbe già programmato un incontro privato con il corridore per chiarire quanto accaduto e riportare la calma all’interno del gruppo.
Questa vicenda arriva in un momento delicato, con il calendario 2025 ormai definito e con Pogačar che ha dichiarato apertamente di voler puntare al triplo obiettivo Giro d’Italia, Tour de France e Mondiali. Una sfida titanica che richiede concentrazione assoluta e un ambiente sereno – elementi che oggi sembrano vacillare.

Mentre il ciclismo internazionale si interroga sulle cause del suo gesto, una cosa è certa: l’immagine perfetta di Tadej Pogačar come atleta sempre sorridente e controllato mostra ora una crepa inattesa.
Forse, dietro la maschera del campione invincibile, c’è un giovane uomo che sente tutto il peso delle aspettative e della pressione mediatica.
Il mistero resta: cosa ha davvero fatto infuriare Tadej Pogačar ad Andorra? Le prossime ore saranno decisive per capire se si è trattato solo di uno scatto d’ira passeggero o dell’inizio di una crisi più profonda.