Il ciclismo è stato scosso da nuove accuse di motordoping, questa volta rivolte al campione sloveno Tadej Pogačar. Il belga Remco Evenepoel ha dichiarato di aver inviato prove al Campionato Mondiale di ciclismo UCI, chiedendo un controllo approfondito sulla gara e la sua possibile ripetizione. Questa accusa riporta alla mente il caso di Femke Van den Driessche nel 2016, l’unico precedente noto di squalifica per motordoping nel ciclismo professionistico.

La Gara Contesa
Durante il Campionato Mondiale di ciclismo UCI 2025 a Kigali, Rwanda, Pogačar ha ottenuto una vittoria solitaria di 66 km, distaccando Evenepoel di 1 minuto e 28 secondi. Tuttavia, Evenepoel ha subito due cambi di bicicletta a causa di problemi meccanici, con il secondo ritardato di 42 secondi a causa di un ritardo del veicolo di supporto. Nonostante questi ostacoli, Evenepoel ha concluso al secondo posto, mentre Pogačar ha dominato la gara, conquistando il suo secondo titolo mondiale consecutivo Cyclingnews.
Le Accuse di Evenepoel
Evenepoel ha dichiarato di aver inviato prove al Campionato Mondiale di ciclismo UCI, chiedendo un controllo approfondito sulla gara e la sua possibile ripetizione. Ha sottolineato che le sue accuse si basano su sospetti di motordoping, una pratica illecita che implica l’uso di motori nascosti nelle biciclette per aumentare la potenza. Questa accusa ha suscitato scalpore nel mondo del ciclismo, riportando alla luce il caso di Femke Van den Driessche nel 2016, l’unico precedente noto di squalifica per motordoping nel ciclismo professionistico Velo.

La Risposta di Pogačar
Tadej Pogačar ha risposto alle accuse con determinazione, dichiarando di non aver mai utilizzato motori nascosti nelle sue biciclette e di essere pronto a sottoporsi a qualsiasi controllo per dimostrare la sua innocenza. Ha sottolineato che le sue vittorie sono il risultato di duro lavoro e dedizione, e che le accuse di motordoping sono infondate e dannose per la reputazione del ciclismo. Pogačar ha inoltre ricordato che nel 2021 si era già trovato a fronteggiare insinuazioni simili, alle quali aveva risposto con una dichiarazione fermamente negativa IDLprocycling.com.
Il Futuro del Ciclismo
Le accuse di motordoping sollevano interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità del ciclismo professionistico. Sebbene non ci siano prove concrete che supportino le accuse di Evenepoel, è fondamentale che le autorità competenti indaghino a fondo per garantire che le gare siano giuste e che gli atleti rispettino le regole. Il caso di Femke Van den Driessche nel 2016 ha dimostrato che il motordoping è una realtà che può essere affrontata solo con determinazione e trasparenza. Il ciclismo deve continuare a evolversi per mantenere la fiducia dei tifosi e degli atleti.

In conclusione, le accuse di motordoping lanciate da Remco Evenepoel contro Tadej Pogačar hanno scosso il mondo del ciclismo. Sebbene Pogačar abbia risposto con fermezza, è essenziale che le autorità competenti conducano un’indagine approfondita per garantire la pulizia e l’integrità dello sport. Solo attraverso la trasparenza e il rispetto delle regole il ciclismo potrà continuare a crescere e a guadagnare la fiducia dei suoi sostenitori.