Una vera e propria tempesta scuote il mondo del ciclismo. Primož Roglič, stella slovena e leader della squadra Red Bull – BORA – Hansgrohe, ha rilasciato una dichiarazione che ha fatto tremare l’intero ambiente: “Se potessi vincere solo una corsa, sceglierei il Tour de France!” 🚴♂️
Parole forti, che hanno avuto l’effetto di una bomba all’interno del team tedesco, già alle prese con grandi cambiamenti e nuovi arrivi.

Dopo l’ingresso di Remco Evenepoel e Florian Lipowitz, due corridori di talento e con ambizioni da capitani, il clima nella squadra sembra essersi fatto sempre più teso. Secondo una fonte interna, “qualcuno nel team non accetta più Roglič come leader assoluto”. Una frase che riassume perfettamente la situazione esplosiva in casa BORA.
Roglič, 35 anni, arrivato nella formazione tedesca con l’obiettivo dichiarato di conquistare finalmente la maglia gialla al Tour de France, ha dimostrato fin da subito la sua fame di vittorie. Tuttavia, la presenza di Evenepoel – giovane prodigio belga, campione del mondo a cronometro e vincitore della Vuelta a España 2022 – cambia radicalmente gli equilibri. Due fuoriclasse, una sola leadership: la convivenza si annuncia tutt’altro che semplice.

Le tensioni interne sarebbero esplose dopo una riunione tecnica, in cui si discuteva la strategia per la prossima stagione. Roglič avrebbe ribadito la sua priorità assoluta: il Tour. Ma alcuni compagni di squadra, vicini a Evenepoel, avrebbero espresso dubbi sulla gerarchia. Da qui, l’inizio della “guerra fredda” tra i due campioni.
La dirigenza della Red Bull – BORA – Hansgrohe cerca di mantenere la calma e di presentare un’immagine unita, ma le voci di frizioni interne si fanno sempre più insistenti. Gli sponsor osservano con attenzione, mentre i tifosi si dividono: c’è chi sostiene Roglič per esperienza e carisma, e chi sogna di vedere Evenepoel protagonista assoluto.

Con la stagione 2025 ormai alle porte, la domanda è una sola: chi sarà il vero leader della BORA al Tour de France?
Se la squadra non troverà un equilibrio, rischia di perdere tutto ciò che ha costruito.
Una cosa è certa: nel villaggio del ciclismo è arrivata la tempesta… e il peggio deve ancora venire. ⚡